domenica 15 settembre 2013

SI TORNA A SCUOLA, MA A CHE SCUOLA?

http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/nazionale/perche-la-scuola-di-massa-tradisce-la-scuola-di-cultura.flc

Un progetto a lungo termine per la scuola?, sostiene Vertecchi, un esperto-tecnico, responsabile quanto tanti altri come lui dell'espulsione del tema della scuola dal discorso pubblico (politico?, culturale?), sostituito invece da un linguaggio astruso e incomprensibile, APPUNTO TECNICO!
Nel frattempo il progetto non è mai nato - e vorrei vedere chi è che lo doveva pensare -,  la scuola ha perso senso (altro che autonomia!!!), le famiglie non si fidano più di essa e,  quel che è peggio,  la sua presunta o vera crisi è il risultato di una devastazione che ha radici nel tempo,  alimentata da sirene e da miti non più sostenibili,  in cui è prevalsa un'idea populistica antiscolastica che ha percorso in lungo e in largo tutta la cultura italiana.
Sono lontani ormai i tempi in cui gente come Franco Fortini e Pier Paolo Pasolini parlavano di scuola e lo facevano a tutta la nazione.
Il link che vi proponiamo in testa al post è l'articolo che il noto editorialista del Corriere Galli Della Loggia - nella pagine della Cultura del suo giornale (sic!) -  dedica all'ultimo nato di una generazione di libri che si occupano della scuola in diverse chiavi , quest'ultimo però in particolare attacca il mito della scuola democratica, della scuola di massa, una scuola, per stare alle parole del suo autore, che fingendo di combattere le disuguaglianze ha finito per legittimarle.