sabato 29 agosto 2015

AMISTAD E LA TRAGEDIA DEI MARI

Quello che fino a qualche tempo fa veniva chiamato genericamente il tema dell'immigrazione si è caricato nell'ultimo periodo di aspetti e significati che oltre a imporlo all'opinione pubblica e alla comunità internazionale lo hanno reso il problema per eccellenza sia per la politica che per il destino delle nazioni.
Pensando anche a ciò che accade nelle campagne del sud dove il caporalato impera incontrastato (spero proprio che la nuova mossa del governo sia la più repentina ed efficace possibile), non ho dubbi a sostenere che siamo di fronte a nuove e più spietate forme di schiavismo, con le navi diventati veri e propri lager soffocanti, il lavoro come mero "sfruttamento dell'uomo sull'uomo" (avrebbe ri-sentenziato oggi il vecchio Marx) e uno smarrito, latitante senso di pietà che riduce la nostra condizione antropologica a semplice epifenomeno (basti vedere i proclami insensati e demagogici di Salvini, le inconcludenze di Grillo ma anche, diciamolo apertamente, il senso comune della gente che con essi collude senza vergogna).
Mi è venuto in mento un vecchio film di Spielberg (ah, sempre lui che parla di sentimenti e identità). AMISTAD, LA NAVE DEGLI SCHIAVI (di cui mandiamo un frammento molto suggestivo), perchè credo che la situazione così com'è oggi non sia molto dissimile da allora, quando lo schiavismo era un fenomeno planetario e ci volevano i trattati internazionali a dirimere le controversie tra stato e stato.
Ma oggi il fenomeno è con la tanto decantata globalizzazione ancora più vasto, immagino. Oggi il tema è dell'impossibilità di fermare le migrazioni, se non con un piano condiviso internazionale che provi a dare le risposte che ancora mancano e che non sono semplice appannaggio di un singolo paese.

domenica 23 agosto 2015

BLOG BLOG SEMPRE BLOG....

Il Blog è uscito dalla lavorazione.
Fra poco vedrete un nuovo sito, dedicato ad altri argomenti - molto più specifici - con un nuovo nome e una grafica diversa.
Qiuesto blog continuerà da oggi a pubblicare più o meno coerentemente coi contenuti trattati fino a qui e avrà la sua eco nell'omonimo gruppo su Facebook - gruppo aperto - che farà un po' da avamposto del Blog madre.
Continuate a seguirci e scusateci se per qualche mese abbiamo sospeso le nostre pubblicazioni.
Suggerite nei commenti - dove credete opportuno farli - iniziative, consigli e soprattutto elevate a poteNza le vostre critiche.