domenica 25 agosto 2013

NIENTE SI MUOVE, NIENTE CAMBIA.....



https://www.youtube.com/watch?v=PnGJGmgkMm8

E' così che si esprime la giornalistica del NYT davanti alle illusioni moderate dell'addetto stampa nel video su YT qui sopra.
Lo spirito del tempo è dato dalle lancette dell'orologio ferme su un'ora imprecisata e abissale, un tempo degli eterni dinosauri (non solo Berlusconi!), immobile e segnato da un inguaribile assenza di attesa.
Nello spietato film di Clooney il traditore e la sua vittima si confondono l'uno nell'altro, le forme della politica somigliano alle atmosfere di una Cosmopolis brulicante di topi e di terrificanti profezie.
La giostra gira ma il fondale destinato agli spettatori è sempre lo stesso, uguale e monocorde : l'Italia di 20 anni fa, perchè come sostiene Ida "niente si muove, niente cambia". Ecco perchè da quasi un mese abbiamo "sostenuto" lo stesso post perchè è dalla ormai notasentenza della Cassazione che il Bel Paese  è inchiodato alla sua croce alla quale non trova più come contraltare alcuna possibile "delizia" ...
Secondo voi il realismo disincantato della giornalista è l'unica medicina per non lasciarsi toccare dal cupio dissolvi della politica italiana (nel suo caso americana!) o esistono da qualche parte altri anticorpi perchè "questo paese bello e inutile" rinasca dalla sue ceneri?

2 commenti:

  1. Anticorpi? Non so se possa rivelarsi una ricerca utile. In un recente libro che ho letto c'era scritto che i conflitti di potere, le differenze ideologiche e tutti i contrasti, dipendono dalla diversità che divide il genere umano." E come le persone appartenenti allo stesso gruppo sanguigno sono le uniche che possano donare il loro sangue a chi è vittima di un incidente, così anche un'anima può soccorrere un'altra solo se non è diversa da questa, se la sua concezione del mondo è la stella, se tra loro esiste una parentela spirituale" .Ai posteri l'ardua sentenza...

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    1. Coordinamento Genitori Democratici29 agosto 2013 alle ore 09:06

      Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che i vizi di questo Paese – speciale nel vivere alla grande ma con le pezze al culo – sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale.

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